Sunto della Relazione sulla Scuola
Rinnovata di Milano
La necessità di una riforma nei metodi della scuola primaria risulta dall’aver osservato:
1° che l’insegnamento odierno è verbale più che non reale.
2° che l’attività osservatrice e fattiva degli scolari è trascurata affatto.
3° che la scuola odierna non dà quasi nessun risultato educativo, e si mantiene assai separata dalla vita.
4° che l’educazione fisica è trascurata, e che anzi la scuola danneggia lo stato fisico degli scolari.
5° che la scuola non dà le buone abitudini sulle quali soltanto si può contare per un miglioramento sociale.
6° che l’orario e i mezzi didattici attuali sono insufficienti per lo svolgersi razionale di un programma pure ottimo nelle sue linee informative.
L’esperimento di Scuola Rinnovata secondo il medito sperimentale, sorto a Milano nel p.p. ottobre in riparto Ghisolfa:
1° Instaura il metodo Galileiano, l’unico che possa dare buoni frutti,
2° Dà larga parte al lavoro e prepara alla vita.
3° Favorisce lo sviluppo fisico per la vita in gran parte all’aperto.
4°Dà le buone abitudini per mezzo della ripetizione giornaliera, di certi atti riguardanti l’igiene, l’ordine, il contegno nelle relazioni sociali, l’osservazione, l’attività in genere.
5° Crea un ambiente di spazio, di tempo e di mezzi didattici per il quale facilmente, senza sforzo né tedio da parte dello scolaro e in modo simpatico da parte degli insegnanti, si può svolgere con profitto il Programma Ministeriale.
L’esperimento iniziato per opera di un Comitato avente alla Presidenza il prof. Senatore G. Caloria, e con l’appoggio del Comune di Milano, di vari Enti e di generosi oblatori, dà già i suoi primi buoni risultati, constatati anche dalle Autorità cittadine e governative, risultati che confortano nel non facile cammino i volenterosi iniziatori e che fanno sperare nell’appoggio di tutti gli abbienti intelligenti e colti.
Giuseppina Pizzigoni
Insegnante nelle scuole comunali di Milano
marzo 1912