Fondata da Giuseppina Pizzigoni nel 1927

La scuola Rinnovata fa parte dell’Istituto Comprensivo Rinnovata, che è composto da tre plessi (Dante, Rinnovata, Puecher) dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado. Si trova a Milano, nella zona nord-ovest corrispondente all’area intermedia tra il centro e la periferia. Gli alunni dell’Istituto comprensivo sono oltre 1200.

Il plesso Rinnovata e il plesso Dante Alighieri attuano il metodo Pizzigoni, concepito dalla sua fondatrice, Giuseppina Pizzigoni, all’inizio del secolo. Nelle prossime righe vi saranno presentate alcune informazioni per conoscere meglio questa donna che ha impresso un forte cambiamento alla pedagogia di quel periodo e che purtroppo ancora oggi è poco conosciuta.

Giuseppina Pizzigoni nasce a Milano il 21 marzo 1870, diventa maestra nel 1888 ed è assunta dal Comune di Milano, nel 1889.

È il tempo in cui nelle scuole americane e in quelle nord- europee si moltiplicano le esperienze di “scuola attiva”, cioè di scuole basate sulla centralità delle esigenze e delle attività dei bambini, nel rispetto del loro sviluppo fisico, mentale, affettivo e relazionale. A Milano, Pizzigoni si inserisce nel movimento delle esperienze pedagogiche e attivistiche e innovative, ponendosi in prima linea nell’operare radicali cambiamenti organizzativi e metodologici: occorre combattere il verbalismo e superare l’impianto dogmatico utilizzato per trasmettere il sapere. Giuseppina Pizzigoni, facendo leva sul ruolo dell’esperienza diretta e interattiva nel processo di apprendimento, sostiene con forza l’idea di una “scuola aperta al mondo e all’esperienza” che ne può scaturire. Nasce così la “Rinnovata”.
Nel 1909 il commendator Innocenzo Vigliardi Paravia, il cavalier Ercole Marelli e il dottor Marco De Marchi, promettono alla Pizzigoni un aiuto per attuare la sua idea di scuola nuova. Altri sottoscrittori sono Felice Bisleri e la Cariplo. La ricerca di fondi e di appoggi autorevoli continua tutto l’anno. Nasce il Comitato Promotore, presieduto dal senatore Giovanni Celoria, con l’adesione dello psicologo Treves, del neurologo Medea, degli scienziati Calzecchi e Murani, del ministro dell’agricoltura Mauri e di molti altri insigni rappresentanti del mondo della cultura e dell’imprenditoria lombarda. Il commissario prefettizio concede un terreno in località detta “La Ghisolfa”, sulla strada della Bovisa e l’uso di un padiglione prefabbricato, il “Docker”. Sul terreno sorgono un campo per le esercitazioni agricole, un apiario, un pollaio, molti alberi e infrastrutture per il gioco e lo sport all’aria aperta.

Si dà, a questo punto, inizio all’esperimento: è l’anno scolastico 1911-12. Sono accolti 64 scolari suddivisi in due classi miste. Negli anni che seguono si registra un vigoroso aumento delle richieste di iscrizione. Cresce parallelamente l’interesse degli esponenti della pedagogia ufficiale e degli uomini delle istituzioni scolastiche, in Italia e in Europa, per la metodologia pizzigoniana. I fatti e i successi impongono e rendono necessaria la costruzione di un nuovo edificio scolastico. Il progetto è affidato all’ingegner Valverti, su indicazioni della stessa Pizzigoni che per prima, in Italia, coniuga le esigenze educative e didattiche, con la struttura dell’edificio, in modo da preparare un “ambiente educativo di apprendimento” (l’edificio si sviluppa a piano terra, le aule hanno grandi porte-finestre per permettere l’accesso diretto agli spazi esterni, anch’essi strutturati per fornire occasioni di apprendimento, es. aiuole di forma geometrica ecc…). 
L’edificio attuale di Rinnovata è inaugurato il 30 ottobre 1927.

Due anni dopo, la Pizzigoni lascia la direzione della scuola per occuparsi della diffusione del suo metodo attraverso le iniziative dell’Opera Pizzigoni, già Comitato Promotore, eretta in Ente Morale con R.D. del 23 ottobre 1927 N.2116, con l’attivazione di corsi di specializzazione didattica.

Il 4 agosto 1947, Giuseppina Pizzigoni muore, in povertà, a Saronno. La città di Milano rende omaggio all’insigne figura, traslando le sue spoglie al Cimitero Monumentale e dedicandole una via cittadina. Negli anni successivi diverse scuole e classi adottano il metodo Pizzigoni, sia in Italia che all’estero. L’Opera Pizzigoni si occupa di diffondere il pensiero di Giuseppina Pizzigoni e il suo metodo.

Giuseppina Pizzigoni

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