Fondata da Giuseppina Pizzigoni nel 1927

Intervento di Donatella Musella alla Tavola Rotonda
"Gli ambienti della Rinnovata: ieri, oggi, domani."
29 maggio 2004

AMBIENTE CLASSE E AMBIENTE SCUOLA: costruzione del sapere in un clima piacevole

L’ambiente scolastico, se ci pensiamo, non può essere inteso solo come struttura (edificio, aula o laboratorio), ma deve essere considerato, dagli educatori e dagli insegnanti, nella sua accezione più vasta, quindi:

• certamente come LUOGO fisico,

• ma anche come LUOGO DI RELAZIONE, in cui l’alunno è intenzionalmente inserito per imparare.

E’ indispensabile che il bambino respiri un’aria serena, che si trovi a suo agio con insegnanti e compagni, che si muova sicuro e disinvolto negli spazi della Rinnovata, che capisca cosa sta facendo e perché lo sta facendo.

Costruire per i bambini, o meglio insieme a loro, una situazione come quella che ho appena descritto, è un lavoro lungo e non sempre facile.

E’ necessario, per i docenti, prendere coscienza della COMPLESSITÀ E DELLA POLIEDRICITÀ DELLE PERSONE–ALUNNI, con i quali si vuole costruire un percorso formativo, e tenerne sempre conto nella strutturazione delle attività e delle esperienze intenzionalmente organizzate.

E’ facile notare la varietà caratteriale, esperienziale, emotiva, sociale e cognitiva di ogni singolo alunno, facendo mente locale sui primi giorni scolastici dei “nuovi” bambini, sia  di quelli delle classi prime, così come di coloro che si “affacciano” in Rinnovata dopo un tratto di percorso scolastico svolto in altre scuole, in Italia o all’estero.

E’ evidente che essi provengono da situazioni diverse, portando con sé un bagaglio di conoscenze a noi docenti ancora ignote. Si effettuano allora test, prove d’ingresso, giochi didattici, al fine di colmare questa nostra “lacuna” e conoscere al meglio i nuovi alunni.

E’ indispensabile, però, non soffermarsi solo sulle macro-differenze “iniziali”, ma interiorizzare l’idea che LA DIVERSITÀ ED ANZI L’UNICITÀ DI OGNI SINGOLO SI MANTIENE PER SEMPRE ED ANZI MERITA LA NOSTRA ATTENZIONE E LA PROGRESSIVA VALORIZZAZIONE, ATTRAVERSO PROPOSTE DIDATTICHE POLIEDRICHE E MOTIVANTI.

Ogni singola personalità si inserirà in un contesto di cui dovrà sentirsi parte integrante pur conservando la propria unicità.

Gli insegnanti hanno perciò il costante compito, difficile ma intrigante, di strutturare momenti che favoriscano la conoscenza reciproca: tra pari, con gli adulti, con lo spazio, con il tempo, con le regole e le abitudini della scuola, con i codici del mondo esterno, con la nostra cultura e identità e con le culture “altre” [...]

Organizzeranno, perciò, periodicamente, momenti diversificati: con tutta la classe, a classi aperte , a piccoli gruppi, all’aperto o nelle aule, a scuola o fuori da essa, vicino o lontano…

In Rinnovata siamo inizialmente supportati dal nostro splendido edificio: ampio, luminoso, che permette attività e giochi all’aperto come al chiuso, con strutture predisposte, anche utilizzando oggetti e spazi occasionali.

Non ci dobbiamo limitare a godere le caratteristiche fisse della struttura edilizia, ma costruiremo con i bambini un insieme di VALORI CHE  CONTRADDISTINGUANO LA RINNOVATA COME LA “NOSTRA” SCUOLA.

GLI ALUNNI SI RICONOSCERANNO PARTE INTEGRANTE DI QUESTO AMBIENTE UMANO, FISICO E RELAZIONALE e contribuiranno a definirne l’identità.

Sono molteplici le attività quotidiane proposte che facilitano la strutturazione di un ambiente piacevole, fitto di relazioni, anche attraverso l’assunzione di semplici incarichi e responsabilità: dall’apparecchiatura dei tavoli, alla progettazione sull’utilizzo del campo agricolo in quinta, dalla partecipazione agli spettacoli, alla “responsabilità” di essere gemelloni ed accompagnare i piccoli in un approccio dolce alla vita di scuola….

L’esperienza, che è la connotazione principale di tutte le giornate scolastiche “pizzigoniane” facilita non poco la costruzione di un clima piacevole: i bambini fanno e si confrontano, sbagliano e cercano insieme una soluzione diversa, progettano e propongono attività ed “esperimenti”, da soli o in compagnia, utilizzando gli stessi errori commessi come utili fonti di conoscenze, da applicare in casi simili ed anche in altri ambiti di apprendimento.

In Rinnovata si procede nelle attività esperienziali dal concreto e provato all’ipotesi e alla verifica; dalla conoscenza dei luoghi più vicini, con cui si è a diretto contatto, a quelli più lontani, nello spazio e nel tempo.

Allora, anche nella conoscenza dell’ambiente umano e relazionale, si costruisce partendo dal vicino e spostando l’attenzione via via verso ambienti più lontani.

LA SCOPERTA DELL’ESTERNO: Mondo simile e mondo “altro” – Il territorio e l’intercultura.

Di Giuseppina Pizzigoni vorrei ricordare la sua più nota affermazione: “SCUOLA E’ IL MONDO”, perché credo che in questa frase sia racchiusa un’attenta RIFLESSIONE PEDAGOGICA ANCORA ATTUALE, che può essere scandita attraverso due concetti-chiave:

L’ambiente scolastico non è e non deve essere concepito come un mondo a sé, quasi una campana di vetro, che isola ciò che accade al suo interno dal contesto.

Deve invece favorire l’acquisizione di quegli strumenti, elementari ma basilari, per cominciare ad interpretare la complessità che ci circonda.

Allora ecco che la Rinnovata si apre verso l’esterno e permette la conoscenza  diretta dell’ambiente in senso allargato, proponendo USCITE DIDATTICHE quali esperienze dirette di:

CONOSCENZA DI AMBIENTI NATURALI: geografici, storici, artistici, che rendano significativi alcuni approfondimenti disciplinari, ma che siano anche momenti di costruzione e di rafforzamento dell’identità di gruppo.

CONOSCENZA DELL’AMBIENTE UMANO NOSTRO E “DIVERSO” DAL NOSTRO: perché estendere lo sguardo all’esterno non può oggi prescindere dal far prendere coscienza ai bambini dell’esistenza di culture “altre” diverse dalla nostra.
Il “Mondo” di cui parla Pizzigoni è oggi, ancor più che allora, da intendersi anche come  mondo multietnico e globale.

Anche in Rinnovata, come in tutte le scuole milanesi e ormai in tutta Italia, si registra la presenza di alunni stranieri. Al di la’ della progettazione eventuale di percorsi di alfabetizzazione, per alcuni di questi bambini, la Rinnovata si pone già da tempo un  obiettivo importante, che allarga ancor di più il concetto di AMBIENTE: l’EDUCAZIONE INTERCULTURALE, intesa come apertura mentale ed ampliamento della normale presa di coscienza del nostro ambiente, fino a collocarlo in una visione d’insieme multiculturale.

 

CONSIDERARE QUINDI L’AMBIENTE SCOLASTICO

NEL SENSO DI COSTRUZIONE

DI UN INSIEME POSITIVO E PROPOSITIVO DI RELAZIONI,

SIGNIFICA PORRE I BAMBINI AL CENTRO DI UN COMPLESSO PERCORSO

CHE LI PORTERÀ A MUOVERSI CON SEMPRE MAGGIORE AUTONOMIA

NEL MONDO DI OGGI.

 

Vorrei concludere citando ancora un passo degli scritti della Pizzigoni, poiché contiene l’essenza di quanto ho finora esposto:

“La scuola deve insegnarci a vivere dirigendoci tra i nostri simili e fra le numerose difficoltà che la vita ci prepara:
ecco perché essa deve somigliare a una piccola società, dove gli individui si muovono liberi
per adempiere il loro dovere”

(G.Pizzigoni - La Scuola Elementare Rinnovata secondo il Metodo Sperimentale 1914)


Donatella Musella - 29 maggio 2004

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