Nella notte tra il 16 e il 17 dicembre è successo un fatto orribile: la nostra asinella Gigia è stata ammazzata, e da qualcuno che sapeva come operare col coltello per ricavarne della carne...dopo le galline, dopo la pecora e la capretta, dopo i furti di computer (tre volte da Pasqua a giugno) - dopo l'impianto voce per la festa di fine anno e altro ancora:
uno stillicidio... il "loro" ambiente amato continuamente violato !
Da venerdì mattina la Gigia non c’è più.
Gigia era uno dei nostri due asini, quello grande. Alla scuola Rinnovata Pizzigoni, la nostra scuola, gli animali non sono più tanti come quando ci andavano alcuni dei nostri genitori e dei nostri maestri. Anche la pecora ce l’hanno rubata. E anche il pony si era ammalato, ed è morto, forse un anno fa.
A noi della nostra scuola piace tanto il fatto che ci siano degli animali veri, non come i peluche che sono bellissimi e non puzzano ma nemmeno respirano. Non abbiamo capito perché degli estranei, forse i ladri che vengono a rubare la notte quasi ogni mese, hanno ucciso così la Gigia, forse avevano fame, ma anche così non si fa. Se poi è stato solo per fare una cosa veramente cattiva è davvero grossa.
Ora Liquirizia, l’altro asino, non capirà bene cosa è successo, e magari la notte avrà paura che qualcuno possa scavalcare il muro di mattoni e ammazzarla. Noi vorremmo fare qualcosa per convincere queste persone a lasciar stare l’altro asino, ma non sappiamo bene come fare. Appenderemo dei disegni contro questa morte, perché non è come quando il pony si è ammalato, e molti di noi porteranno sempre la Gigia nel cuore, anche se non avranno voglia di fare un disegno.
Ci piacerebbe che i grandi facessero qualcosa per difendere le cose belle della nostra scuola. Arriva Natale e eravamo così contenti delle vacanze! Tanto al ritorno avremmo ritrovato i nostri asini, veri, non di plastica come quello che scalda Gesù Bambino nel presepe, ma veri proprio come quello che aveva salvato la vita al vero Gesù.
I bambini della scuola elementare Rinnovata Pizzigoni
Ecco uno scritto che ci ha inviato il dirigente dell'anno passato:
Chissà cosa avrà pensato la Gigia: quegli umani che le si avvicinavano di notte non erano lì per accarezzarla, per allungarle uno zuccherino e neppure per accompagnarla a brucare l’erba del prato accanto. Erano lì per mangiarla, per la sua carne, per le proteine nascoste sotto il suo pelo di colore indefinito.
Tutto ciò è la distanza che separa la Rinnovata dall’altro mondo, proprio la Rinnovata con il suo portamento pedagogico, proprio la Rinnovata dove si mastica educazione, integrazione, accoglienza, proprio la Rinnovata nata per i monelli del quartiere per riportarli a una dignità perduta nei fumi densi e grigi delle fabbriche del nord di Milano.
E da questo episodio emerge quell’immenso bisogno di educazione spalancato nel cuore del nostro mondo, educazione per i nostri ospiti anche se non invitati e non solo disprezzo o elemosina, educazione per i nostri politici incapaci di qualunque pensiero e moto d’animo rivolto oltre il proprio marcio interesse, educazione per i genitori sperduti nelle nebbie del benessere e del malessere, educazione per chi verrà…
La scuola oggi è una frontiera dove lo scontro può diventare incontro, stiamole vicini sul serio, a partire da domani e non solo fino a dopodomani.
Giorgio Galanti
Oggi i bambini hanno detto piangendo:
"Bel regalo di Natale che ci hanno fatto".
Cosa potremo mai dire loro?
Gigia, in primo piano, con la figlia Liquirizia
Un bimbo con Liquirizia, la figlia di Gigia, il 21 dicembre 2004